Per i nostalgici Il ritorno del marchio Alitalia potrebbe sembrare una buona notizia, ma per chi conosce il settore e desidera concretezza, la notizia assume i toni agrodolci dell’ennesima contraddizione all’italiana.
ITA, infatti, nel 2021 ha già evidenziato forti criticità ed un profondo indebitamento.
Il persistere di una forte crisi del turismo dovuta al perdurare della andemia non ha di certo aiutato il piano industriale della nuova compagnia aerea italiana, non sono pche le perplessità verso le scelte gestionali dellaSocietà.
ITA tornetà ad utilizzate il marchio Alitalia
Le prime notizie sulla possibilità che ITA riutilizzii anche nel 2022 marchio Alitalia, sembra l’atto finale di un progetto già definito, in barba a creditori e dipendenti.
Non trovava giustificazione, infatti, marchio l’esorbitante acquisto per 90 milioni di euro lo scorso ottobre di un marchio simbolo di insuccesso societario e di crisi.
Non sono da biasimare, pertanto, coloro che criticando le scelte societarie hanno manifestato che novanta milioni di euro potevano essere utilizzati in modo più proficuo e funzionale.
Se dunque l’idea originaria di ITA era quella di dare una nuova rinascita ad una compagnia aerea di bandiera e legarla, ancora una volta al marchio Alitalia, forse bisognava atendere che il piano industriale avesse portato qualche dato positivo.
D’altro canto se il nuovo piano industriale doveva lanciare una nuova compagnia aerea solida ed operativamente efficace pronta a nuove alleanze, riproporre il brand Alitalia potrebbe avere l’effetto collaterale di allontanare le necessarie intese ed alleanze con altri partner come hai il France Klm o la tedesca Lufthansa.
Sono queste mere valutazioni di chi osserva un settore decisamente complesso, che tuttavia necessiterebbe di interventi semplificativi e trasparenti e più che latro funzionali.