Il ritardo dei voli ed il rispetto degli operativi da parte delle compagnie aeree è una problematica estremamente attuale, specialmente nei periodi di forte picco turistico.
Da quando lo studio dell’Avv. Fabio Collavini, nel lontano 2001, ha creato la piattaforma Salvaviaggio.com, dando inizio al primo servizio on line diretto all’assistenza legale dei viaggiatori, sono passati oltre 20 anni.
Con la ripresa del turismo e dei voli post Covid, l’assistenza nei confronti di chi subisce un disservizio sembra essere diventato un business on line.
Sono state create vere e proprie società che offrono assistenza e tutela gratuita in caso di ritardo aereo, tuttavia, come spesso accade, l’eccessiva offerta incide sulla qualità dei servizi.
L’importanza di esaminare ogni profilo legato alle conseguenze della cancellazione e del ritardo aereo.
Il settore del trasporto aereo e dei diritti dei passegegri è in continua evoluzione.
Specialmente in Europa, la tutela dei passeggeri è condizionata dalle decisioni della corte di Giustizia europea e dalla giurisprudenza di settore.
Al fine di far comprendere la necessità di affidarsi a professionisti esperti nel diritto turistico e della navigazione aerea, riportiamo l’esperienza di una passeggera che si è rivolta a Salvaviaggio.
L’esperienza di Arianna
Arianna ha studiato legge e, dopo aver subito la cancellazione del volo, si è documentata sui propri diritti, sia on line leggendo la carta dei diritti dei passeggeri ENAC (Ente nazionale Aviazione civile), sia esaminando le informazioni riportate sui vari siti che offrono assistenza.
La cancellazione del volo da parte della compagnia aerea, senza alcun preavviso, aveva causato un ritardo di 24 ore, trascorse in aeroporto senza alcuna assistenza.
Quando si è rivolta a Salvaviaggio, ci ha riferito di aver esaminato le condizioni generali delle società che offrono i servizi di assistenza gratuita, attraverso una massiva pubblicità a pagamento on line.
Alcuni di questi siti, seppur indicando una esperienza legale nel settore turistico, non menzionavano il nominativo dei professionisti a cui Arianna avrebbe dovuto conferire il proprio mandato.
Arianna, inizialmente, si era rivolta ad una organizzazione internazionale estremamente pubblicizzata nel web per aiutare chi vola, tuttavia, non era rimasta convinta delle condizioni di assistenza.
Ciò che l’aveva insospettita, era che tale società era una mera azienda informatica, senza sedi in Italia, che, operando attraverso la procedura della cessione del credito, si limitava a richiedere in favore del passeggero la compensazione pecuniaria minima di Euro 250, 400 e 600 euro.
Tali importi, inoltre, non venivano integralmente versati in favore dei propri assistiti, subendo una importante decurtazione attraverso una commissione di servizio pari al 35% del risarcimento del volo riscosso.
In caso di azione legale, poi, la commissione veniva aumentata di un ulteriore 15% del risarcimento eventualmente ottenuto.
Arianna, scartava anche altre iniziative di società che si qualificavano come Associazioni in favore del passeggero, che, tuttavia, si limitavano a richiedere la sola compensazione pecuniaria prevista dal Reg. Ce 261/04.
Arianna notava, inoltre, che, seppur venisse pubblicizzata una struttura associativa, non sussisteva una effettiva organizzazione mutualistica che permettesse l’iscrizione del passeggero come associato.
Anche tutti gli altri siti diretti al rimborso del volo, seppur caratterizzati da buone recensioni, non indicavano, nella sezione chi siamo, alcun professionista, esperto nel diritto della navigazione.
Inoltre, come detto, comune denominatore di questi servizi era la sola compensazione pecuniaria minima, prevista per ritardi di 3 ore e questo non era sufficiente per Arianna.
Arianna cercava un vero esperto nel diritto turistico e nella navigazione aerea. Non una società di servizi.
Perché in alcuni casi Salvaviaggio anticipa ai propri assistiti un importo di Euro 250?
Conosciamo bene la frustrazione di chi subisce una cancellazione del volo o un ritardo aereo grave.
Per questo motivo, oltre a fornire un servizio gratuito, nei casi in cui sussistano le condizioni, Salvaviaggio anticipa addirittura un rimborso di euro 250 in favore dei propri assistiti.
Riteniamo che offrire un anticipazione del risarcimento finale che spetterà al passeggero sia un garanzia che conferma la sicurezza e serietà di un servizio.
A convincere Arianna è stata sicuramente la disponibilità dei consulenti che ogni giorno si interfacciano con i passegegri e con le compagnie aeree, ma, ancora di più la tenacia di professionisti che non danno mai nulla per scontato.
L’importanza di conoscere il proprio avvocato!
Noi di Salvaviaggio non ci arrendiamo mai e, soprattutto, non subiamo condizionamenti da parte delle compagnie aeree.
Il portale Salvaviaggio non è un mero sito di recupero delle richieste dirette alla sola compensazione pecuniaria.
È un portale di assistenza turistica che permette a tutti i viaggiatori di esaminare valutare e condividere esperienze vissute nel corso dei propri viaggi.
Non ci sono segreti particolari.
L’Avv. Fabio Collavini, insieme ad alcuni esperti del settore turistico, ha ideato nel 2001 la Startup Salvaviaggio.com dopo aver prestato assistenza a molte compagnie aeree e società aeroportuali.
L’idea di un portale dedicato ai turisti è nata dopo una esperienza decennale estremamente formativa all’interno della più accreditata Firm mondiale nel settore dell’Aviation.
Per questo motivo i legali di Salvaviaggio conoscono in anticipo le giustificazioni, le strategie ed i segreti dei vettori.
Come mai Salvaviaggio è così speciale.
Nonostante lo studio abbia da anni scelto la strada della tutela dei diritti viaggiatori, ha ottimi rapporti con gli uffici legali delle le compagnie aeree, interagendo attivamente per una ottimale definizione delle controversie.
Inoltre, Salvaviaggio utilizza un software, unico nel settore, che permette di incrociare più informazioni legate agli operativi dei voli permettendo una agevole analisi di ogni problematica.
Che risarcimento ha ottenuto Arianna con Salvaviaggio?
Salvaviaggio ha ottenuto un risarcimento di euro 2.600 in favore della passeggera.
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