Nel 2023, Ryanair ha registrato un notevole incremento dei ricavi, raggiungendo la cifra di 1,43 miliardi di euro, grazie all’aumento dei prezzi dei biglietti, all’incremento della frequenza dei voli ed alla radicale inversione di rotta nei rapporti con i passeggeri.
Tuttavia, questo record nel settore del trasporto aereo ha determinato, oltre ad un aumento significativo dei ritardi e delle cancellazioni, anche un generalizzato dissenso tra i passeggeri che contestano la strategia della compagnia aerea irlandese.
Come si comporta Ryanair in caso di ritardo aereo
A differenza di altre compagnie aeree, Ryanair ha adottato una politica estremamente restrittiva nei confronti dei passeggeri che subiscono ritardi e cancellazioni dei voli.
A detta ei legali della compagnia aerea, infatti, sussiste sempre una esimente come ad esempio una causa meterologoca, una restrizione dei voli dovuta a decisioni governative, uno sciopero improvviso o un bird strike…
Perché Ryanair contrasta sempre i diritti dei passeggeri
Sfruttando le preclusioni della nuova normativa creata ad hoc dal Governo per tutelare le compagnie aeree, Ryanair non offre mai il dovuto risarcimento.
Nei casi in cui il passeggero decidesse di rivolgersi ad un legale per notificare una diffida ed eventualmente intraprendere la procedura di conciliazione l’ufficio legale della compagnia aerea si rifugia dietro molteplici eccezioni di natura procedurale e sostanziale, contrastando metodicamente ogni richiesta risarcitoria.
Tale condotta ha creato nel 2023 l’instaurazione di migliaia di giudizi civili.
La difficoltà degli organi giudiziari di applicare i principi dettati dalla normativa internazionale nell’ordinamento italiano
È noto nel settore dei diritti dei viaggiatori che alcuni uffici giudiziari, come ad esempio quello di Milano, di Busto Arsizio o di Bergamo, dimostrino una particolare diffidenza verso i passeggeri, che instaurano dei giudizi cercando protezione legale.
È altresì importante considerare che Ryanair si avvale di avvocati specializzati che contestano i diritti dei passeggeri con complesse ed articolate argomentazioni, che, talvolta, convincono i giudici.
Il passegegro è spesso considerato come colui che richiede ingiustificatamente un risarcimento, anche in caso di ritardo di elevata entità.
il rischio determinato da sentenze ingiuste
Come detto, alla luce del denunciato protezionismo nei confronti di alcuni vettori aerei, può accadere che la domanda di un passeggero vittima del ritardo aereo o della cancellazione del volo, venga rigettata.
Mentre in passato in tali casi i costi di giudizio venivano compensati, la novità del periodo post covid vede, addirittura, la condanna del passeggero a rifondere la Ryanair delel competenze di giudizio.
Quello che sorprende è che a differenza del passato, Ryanair, attraverso i propri uffici legali, minaccia i passeggeri che hanno subito il rigetto della propria richiesta risarcitoria con azioni esecutive dirette al pignoramento dei conti correnti.
Perché Ryanair attacca i conti correnti dei passeggeri
Nonostante i notevoli profitti, derivanti dal trasporto di oltre 168,6 milioni di passeggeri e da un utile di 1,43 miliardi di euro, Ryanair sembra aver deciso di recuperare le somme liquidate dai Tribunali nelle sentenze a suo favore.
Questa decisione decisamente poco etica appare addirittura paradossale, quando vengono intimate somme di minima entità per il volume di affari di una compagnia aerea, nei confronti di giovanissimi viaggiatori low cost che hanno subito ritardi aerei rilevanti.
La condotta intimidatoria della Ryanair verso i passeggeri
Il settore del trasporto aereo low cost, è caratterizzato da una programmazioni dei voli estremamente serrata, proprio al fine di implemetare i costi di esercizio.
Specialmente nei periodi invernali e di forte picco estivo operare con un solo volo più tratte aeree in coincidenza può determinare ritardi e cancellazioni.
Se poi a seguito di una richiesta di risarcimento non accolta Ryanair attacca i conti correnti di chi cerca giustizia per i disservizi subiti, non appare consigliabile volare con una compagnia così aggrassiva verso i propri passeggeri.
E’ dunque sperabile che CFO di Ryanair, Neil Sorahan, nel progetto diretto all’implementamento del fatturato si renda conto che minacciare i passeggeri con azioni esecutive sui loro conti correnti contrasti la strategia di fidelizzazione della clientela.