Ryanair cancella il volo delle 22:50 del 14 agosto da Palma di Maiorca a Roma FCO e costringe i passeggeri a dormire in aeroporto, senza alcuna assistenza, ofrendo una riprotezione dopo 10 giorni.
Quanto accaduto il 14 agosto 2024 presso l’aeroporto di Palma di Maiorca è gravissimo ed inaccettabile.
La condotta della compagnia aerea ha, infatti, violato ogni principio normativo diretto alla tutela dei passeggeri.
Ma non solo
Costringere delle persone a dormire accampate sul pavimento di un aeroporto in pieno picco estivo ha violato anche ogni principio costituzionale a difesa della dignità personale di un individuo.
La condotta inaccettabile della compagnia aerea Ryanair
Il personale della compagnia aerea irlandese, dopo interminabili ore di attesa, ha lasciato la postazione aeroportuale del piccolo aeroporto spagnolo, negando la dovuta informazione ed assistenza verso i passeggeri, abbandonandoli senza alcuna soluzione in aeroporto il 14 agosto.
Il diritto dei passeggeri al risarcimento del danno
Quello che sconcerta nell’analisi del caso in esame, è che Ryanair non solo abbia negato una immediata riprotezione, ma si sia anche rifiutata di offrire la necessaria assistenza in favore di passeggeri, diretta al risarcimento del danno.
La difficoltà di ottenere il dovuto risarcimento
Non tutti sanno, infatti, che dal marzo 2023, il Governo italiano ha approvato una insensata normativa che obbliga il passeggero:
- a dover formalmente reclamare il diritto al risarcimento previsto ex lege ed attendere 30 giorni una risposta della compagnia aerea;
- trascorsi 30 giorni instaurare una complicata procedura telematica innanzi una autorità finanziata integralmente dalle compagnie aeree e pertanto non imparziale (Autorità di regolamentazione e trasporto);
- trascorsi ulteriori 30 giorni, instaurare un ricorso in un foro diverso da quello che tutela il consumatore, che attualmente, attesa la congestione dei giudizi creati dalla riforma Cartabia, può durare anche 3 anni.
Ryanair sfrutta tale situazione e non comunica ai passeggeri, in violazione dei principi comunitari, neppure gli indirizzi dove reclamare.
È evidente che una persona media, priva della conoscenza dei complessi principi normativi, non sia in grado di affrontare una così complicata proceduta, creata solo per tutelare le compagnia aeree in violazione di ogni principio posto a tutela del consumatore.
Necessario contrastare il potere delle lobby delle compagnie aeree
I legali del dipartimento Salvaviaggio stanno da mesi denunciando questa situazione, evidenziando le gravissime discrepanze di alcune pronunce, che, negando il diritto dei passeggeri, stanno legittimando le compagnie aeree a porre in essere scelte commerciali assolutamente irrazionali, come quella denunciata nel presente articolo.
Quanto spetta ai passeggeri a titolo di risarcimento
Come spiegato nei precedenti articoli, l’ordinamento italiano demanda alla normativa comunitaria ed internazionale il risarcimento del danno da cancellazione e ritardo aereo.
Il Reg. Ce 261/04 prevede un risarcimento compensativo di 250 euro in caso di ritardo di due ore;
La Convenzione di Montreal in relazione alla gravità del ritardo da diritto al passegegro ad un risarcimento massimo di 4694 Diritti speciali di prelievo, corrispondenti a circa 5.900 euro.
Subire la cancellazione di un volo in pieno picco estivo, rimanendo costretti a dormire in aeroporto per giorni in attesa di una riprotezione, non può essere sottostimato come un ritardo di 2 ore.
Nel caso in esame, Ryanair dovrà risarcire in modo proporzionale ed equitativo, l’indubbio pregiudizio sofferto dai passeggeri abbandonati a Palma di Maiorca il 14 agosto 2024.
È indubbio, infatti, che l’estrema gravità del ritardo, la sua imprevedibilità unitamente all’assenza di informazione e di assistenza abbia impedito la possibilità di adottare un’opzione di vita alternativa, traducendo si in una irreversibile dispersione di un bene per definizione finito per un essere vivente: il tempo.
Cosa fare per ottenere il giusto rimborso e risarcimento per volo cancellato
Per ottenere il giusto risarcimento è opportuno affidarsi a professionisti specializzati nel diritto turistico e della navigazione che dimostrino di avere una specifica esperienza anche in tribunale.
Sarà dunque essenziale, conservare i seguenti documenti:
- il biglietto aereo (può essere sufficiente anche la carta di imbarco (boarding Pass), l’e-mail che indica l’e-ticket),
- Il biglietto sostitutivo offerto dalla compagnia aerea
- scontrini e fatture dei pagamenti sostenuti a causa ritardo o della cancellazione del volo.
Noi di Salvaviaggio, con l’ausilio e l’esperienza dello studio legale Collavini, garantiamo il risarcimento per il tuo volo cancellato, essendo la prima iniziativa che si è occupata di tracciare le linee guida di assistenza e tutela di passegegri nel settore del trasporto aereo.
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Se hai subito la cancellazione o il ritardo del tuo volo e la compagnia aerea ha richiamato la sussistenza di uno sciopero, inviaci la tua documentazione per una immediata disamina del tuo caso.
Come inviare la richiesta di risarcimento
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