Continua ad esserci incertezza nel mondo del trasporto aereo e dei viaggi in genere sulle conseguenze operative determinate dalla pandemia di CoronavirusCOVID-19.
Come noto l’ Articolo 6 del DL. ha da tempo disposto la riapertura delle frontiere dal 3 giugno 2020
Attualmente (14 luglio), fatte salve specifiche limitazioni, sono stati autorizzati gli spostamenti da e perl’Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria); b) Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera); c) Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; d) Andorra, Principato di Monaco; e) Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Per i viaggiatori sarà agevole avere ogni aggiornamento attraverso la consultazione del sito Re-open Eu, della Commissione Europea.
Fino al 14 luglio 2020 restano vietati gli spostamenti dall’Italia verso Paesi non appartenenti alla Unione Europea e NON SCHENGEN se non per motivi di assoluta necessità.
Ovviamente è permesso il rientro in Italia presso il proprio domicilio, abitazione o residenza per chi è all’estero. Purtroppo molte compagnie aeree e/o Paesi hanno sospeso i voli da/per gli aeroporti italiani e pertanto sarà necessario l’eventuale possibilità di utilizzare connessioni e tratte operative per rientrare.
Sussiste ancora una rigida sorveglianza sanitaria con isolamento fiduciario per i passeggeri che hanno soggiornato in Paesi in cui ancora non è stato liberalizzato l’accesso nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia.
I cittadini di stati terzi residenti in Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Thailandia, Tunisia, Uruguay possono rientrare in Italia senza giustificare le ragioni del viaggio ma chi rientra da questi Paesi è comunque soggetto all’isolamento domiciliare di 14 giorni (quarantena).
Diverso se il rientro in Italia avviene attraverso uno scalo tecnico che non prevede l’uscita dall’aeroporto, attualmente consentito.
Se state pianificando ugualmente di recarvi all’estero per trascorrere le vostre vacanze ricordate che:
· In Francia: non vi sono restrizioni alla circolazione attraverso le frontiere interne (terrestri, aeree e marittime) dell’Unione Europea.
· Spagna: nessuna restrizione per i viaggiatori italiani e per coloro che accedono da aerea Schengen.
· Grecia: dal 1 luglio i voli internazionali arrivano in tutti gli aeroporti greci.
· Regno Unito: Dal 10 luglio, i viaggiatori in arrivo dall’Italia e da altri Paesi ritenuti a rischio ridotto (dovranno solo compilare un modulo di ingresso.
· Germania: nessun controllo per i turisti provenienti da paesi UE e Schengen.
· Stati Uniti: sussiste lo stato di emergenza con sospensione temporanea, fino a nuovo ordine, dell’ingresso dei viaggiatori.
· Emirati Arabi Uniti: le Autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno disposto la ripresa graduale dei collegamenti aerei in uscita dal Paese, ma l’ingresso negli EAU rimane consentito solo ai cittadini emiratini.
· Giappone: nessun permesso di entrata sino al 31 luglio per stranieri nel territorio giapponese.
· Thailandia: le autorità thailandesi hanno prorogato al 31 luglio lo stato di emergenza nazionale.. Sino a tale data non saranno consentiti i transiti aeroportuali e rimangono chiuse tutte le frontiere terrestri.
· Australia: vige un regime di auto isolamento. L’unica compagnia che ancora assicura collegamenti tramite i quali è possibile raggiungere l’Italia, con scali intermedi, eventualmente anche verso destinazioni europee vicine da cui sono disponibili voli, in particolare su Roma, (Londra, Francoforte, Bruxelles) è la Qatar Airways.
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