È decisamente iniziato nel peggior modo possibile il 2011 per 10 turisti Italiani che, dopo un ingiustificato dirottamento dall’aeroporto di La Romana a quello di Punta Cana, senza alcun preavviso, si sono visti comunicare dalla responsabile del Tour Operator Albatour in loco, che le loro stanze erano state vendute ad altri clienti e che, pertanto, non era loro consentito l’accesso all’interno del villaggio Gran Dominicus, quanto meno sino alle ore 17 del giorno successivo.
Le aspettative dei 10 turisti di ricevere un’accoglienza in pieno stile caraibico, comprensiva di cocktail di benvenuto dopo 12 ore di viaggio in un aereo fatiscente e con evidenti problematiche manutentive, sono state totalmente vanificate dall’ingiustificabile e gravissima condotta commerciale del Tour operator italiano.
Inutili le lamentele dei turisti, inutili i tentativi di salire a bordo del pullman insieme al resto dei passeggeri che, come loro, avevano acquistato il viaggio organizzato presso il famoso villaggio Gran Dominicus di Bayahibe.
Nonostante il disagio per l’imposto dirottamento sul differente aeroporto di Punta Cana (chiaramente programmato per accorpare due voli e risparmiare costi accessori), il tour operator, disinteressandosi delle conseguenze di aver adottato anche in un periodo di così intensa affluenza la tanto invisa tecnica commerciale dell’overbooking, si è limitato a comunicare che unica soluzione possibile sarebbe stata quella di attendere la liberazione delle camere in una struttura alberghiera ad oltre due ore di pulman dal villaggio contrattualmente prescelto. Come dire, io prenoto una vacanza a Roma ed invece il tour operator mi obbliga a trascorre le mie vacanze a Bologna!
Tutto qui, prendere o lasciare!!!
In tale irreale circostanza, inoltre, Albatour, non si è neanche degnata di mettere a disposizione un servizio di “transfert” o personale per fornire assistenza al gruppo di malcapitati che, obtorto collo, sono stati costretti a raggiungere autonomamente la struttura di appoggio, sostenendone anche i costi di spostamento. Come dire, oltre il danno anche la beffa!
Dopo un primo giorno caratterizzato da una serie di inadempimenti, di per se già autonomamente sufficienti a delineare i profili di un danno grave ed irreparabile, (si pensi solo che due delle turiste si trovano oggi a letto febbricitanti), il management della Albatour ha imposto ai turisti di trascorrere il secondo giorno di vacanza ai caraibi in un’altra località balneare totalmente deserta, in totale assenza dei servizi che li avevano indotti ad acquistare tale viaggio, nella speranza di poter, forse, essere accettati in serata nel villaggio di Gran Dominicus. Inoltre, ironia della sorte, nel villaggio Gran Dominicus sembrano esserci attualmente seri problemi con l’acqua tale da rendere estremamente difficoltoso anche fare una semplice doccia.
In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, ci sia permesso ricordare al management del tour operator che la Suprema corte di Cassazione (sent. n. 10651) ha espressamente asserito che: “Il tour operator assume un’obbligazione di risultato con la stipulazione del contratto di viaggio o soggiorno tutto compreso e di tale risultato dovrà rispondere nei confronti del turista“, in caso di inadempimento.
Tuttavia, Albatour ha ritenuto sufficiente risolvere la questione con un fax di 5 righe, tra l’altro in spagnolo, in cui senza neppure scusarsi, comunicava che per risolvere la problematica avrebbe concesso ai turisti, quale compensazione per l’accaduto, un massaggio di 30 minuti ed una cena romantica.
L’ironia della sorte è che giunti al villaggio è stato comunicato ai turisti che la struttura ha un grave problema con l’acqua, in quanto non sembra possibile farsi neppure la doccia.
Certi che tale disavventura troverà il giusto seguito nelle opportune sedi giudiziarie, invitiamo tutti coloro che hanno subito simili esperienze a denunciare tale Tour operator al fine di arginare per il futuro la condotta omissiva ed inadempiente di tale organizzatore turistico.