È ormai inarrestabile la serie di rivolte e manifestazioni che dalla capitale egiziana si è estesa arrivando a toccare le principali città del Paese.
Lo stato di allerta è già ai massimi livelli (un coprifuoco nazionale è stato imposto su tutto il Paese dalle ore 15 alle 8 del mattino), e il settore turistico si trova a fare i conti con una gestione della crisi assolutamente non omogenea. Infatti, nonostante la Farnesina abbia sconsigliato ufficialmente Il Cairo e Alessandria (ultima comunicazione sabato), poi tutto il resto dell’Egitto (ultima comunicazione domenica), l’Astoi ha preso una posizione parziale interrompendo di fatto le partenze solo su Il Cairo. Succede quindi che solo alcuni Tour Operator prendano in mano la situazione in modo serio e prudente rispetto all’ente di riferimento.
A non voler toccare il mar Rosso purtroppo però, non è solo l’Astoi. Easyjet, infatti, non ha sospeso i voli per Sharm El Sheikh e i Tour Operator tedeschi non sembrano preoccuparsi minimamente del rapido e preoccupante evolversi della situazione. I passeggeri di Bristish Airways hanno addirittura diritto ad un cambio destinazione gratuito verso Sharm El sheikh, mentre gli spagnoli riconfermano le prenotazioni pasquali su tutto il paese. Alitalia, invece, ha accentuato le partenze per favorire il rientro di chi si trova in questo momento nel Paese nordafricano. Il risultato è quello di un puzzle che non aiuta ad avere una percezione reale della situazione.
Ricordiamo, inoltre, che l’aeroporto del Cairo continua a operare ma deve fare i conti con la situazione fortemente disturbata che la capitale sta vivendo in questi giorni. I voli subiscono ritardi e in aeroporto la situazione rimane caotica. Un punto di contatto dell’ambasciata è stato creato nello scalo per effettuare il censimento degli Italiani presenti.
Per ulteriori informazioni: www.esteri.it
A cura della Dott.ssa Arianna Birolo
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