Nell’ultimo avviso pubblicato da viaggiaresicuri.it viene segnalato che in alcune aree la situazione sembrerebbe essere tornata alla normalità. Tuttavia, lo stato di allerta rimane molto alto a causa di numerose scosse di assestamento.
Ecco che cosa ci ha comunicato questa mattina la Farnesina: “…la centrale nucleare di Fukushima, a 200 km a nord da Tokyo, continua ad essere seriamente danneggiata, nonostante le autorità giapponesi siano riuscite, dopo immensi sforzi, a ripristinare i collegamenti elettrici con i reattori e alcuni sistemi di raffreddamento. La situazione rimarrà critica ancora per diverso tempo e non si possono escludere improvvisi peggioramenti suscettibili di provocare rilevanti danni ambientali con conseguenti rischi per la salute…continuano a registrarsi numerose scosse di assestamento che dal 7 aprile si sono susseguite con intensità elevata fino a magnitudo 7,1 nelle prefetture circostanti Tokyo senza provocare conseguenze comparabili a quelle dell’11 marzo scorso, ma con la temporanea sospensione dell’energia elettrica e di alcuni collegamenti ferroviari…permangono disagi provocati dal sisma e dal maremoto sui collegamenti stradali e in parte su quelli ferroviari, sulle forniture di energia elettrica e sull’approvvigionamento di alcuni prodotti alimentari. Riguardo all’emergenza nucleare le autorità giapponesi hanno ordinato l’evacuazione della popolazione giapponese in un raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima. Tuttavia, il Governo Statunitense considera necessaria l’evacuazione di zone distanti fino a 80/100 km dalla centrale nucleare. Tale valutazione è condivisa dal Governo Italiano…Al di fuori di queste zone non si ravvisano ulteriori situazioni ambientali che possano mettere a rischio la salute pubblica. Tuttavia, in considerazione della situazione di instabilità di sicurezza della centrale nucleare danneggiata, si consiglia di tenere costante l’attenzione dalle Autorità Giapponesi e sulle eventuali indicazioni precauzionali del Governo Italiano, che tramite l’Ambasciata di Tokyo, dovesse raccomandare in caso di necessità…In considerazione di quanto detto sopra e alla luce delle circostanze continuamente monitorate dall’Ambasciata Italiana in Giappone non si ravvisano motivi che possano sconsigliare viaggi in Giappone al di fuori delle aree colpite dal sisma…”.
Ci sembra pienamente evidente che tale comunicato non svolga la funzione primaria ne di rassicurare chi volesse intraprendere un viaggio in Giappone, ne di sconsigliarlo e, in entrambi i casi, tale comunicato appare di dubbia interpretazione considerando che da un lato conferma il rischio di terremoto e la situazione di altissimo rischio nucleare, dall’altro consiglia di partire tranquillamente anche in considerazione di questi importanti rischi.
Rimane, inoltre, alta la preoccupazione leggendo i comunicati esteri (Cina, Stati Uniti, Regno Unito) che chiedono maggiore trasparenza al Governo Giapponese sulla questione pericolo nucleare in considerazione dei livelli radioattivi rilevati nelle acque in alcune aree della Cina.
Non possiamo fare altro che augurarci che la questione sia, al più presto, il più possibile chiara per tutti coloro che si trovano a Tokyo o che sarebbero dovuti partire.
Salvaviaggio rimane a disposizione di tutti coloro che avessero bisogno di tutela.