Hai prenotato una vacanza al mare, magari con un pacchetto tutto compreso proposto dal tour operator o dall’agenzia viaggi. Ma, una volta arrivato a destinazione, ecco la spiacevole sorpresa: il mare è inquinato, e versa in uno stato completamente diverso da come ti era stato descritto nel depliant della vacanza. Che fare? In questi casi è possibile essere risarciti, l’importante è non rimandare e muoversi per tempo. Se anche tu hai avuto un problema simile, l’assistenza gratuita e qualificata di Salvaviaggio può darti una mano: compilando i nostri moduli di richiesta risarcimento per vacanza rovinata potrai ricevere il nostro aiuto.
Mare inquinato e inadempimento contrattuale
Innanzitutto è importante comprendere l’importanza del depliant illustrativo sulla base del quale il cliente sceglie di prenotare la propria vacanza. Secondo un’importante pronuncia della Corte di Cassazione, il depliant della vacanza è parte integrante del contratto stipulato con l’organizzatore della vacanza; le indicazioni riportate, quindi, vincolano il tour operator o l’agenzia di viaggi. L’assenza della corrispondenza tra servizi prospettati e servizi realmente ricevuti dal cliente si può rivelare un vero e proprio inadempimento contrattuale da parte di chi ha organizzato la vacanza o il pacchetto viaggio.
Questa fattispecie include anche le condizioni di inquinamento del mare. Infatti l’organizzatore del viaggio assume obblighi anche di tipo “qualitativo” con chi sottoscrive un contratto. Anche sulle condizioni della spiaggia e del mare il depliant (e più in generale il tour operator o l’agenzia viaggi) deve offrire indicazioni precise ed essere conforme alla realtà
Fa eccezione soltanto il caso in cui ci siano stati eventi imprevisti o imprevedibili che hanno contribuito all’inquinamento delle acque. Per esempio, nel caso in cui una nave affondasse pochi giorni prima della vacanza, rilasciando materiali inquinanti nelle acque.
Come inoltrare reclamo
Hai vissuto anche tu un problema simile? La soluzione esiste. Devi sapere, prima di tutto, che puoi inoltrare reclamo non soltanto al rientro dalla vacanza ma anche durante la vacanza stessa, segnalando disservizi e anomalie. Come già detto più volte, in questi casi il tempismo è essenziale. Il reclamo per questo tipo di problemi va inoltrato entro 10 giorni dal rientro dalla vacanza. Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che questo termine non rappresenta la decadenza del diritto di essere risarciti. Il reclamo, quindi, può essere inoltrato entro il limite di un anno dalla data di rientro dal viaggio per i danni alle cose ed entro 3 anni per i danni alla persona.
Il modo più sicuro per reclamare e richiedere un risarcimento per i danni subiti è rivolgersi a esperti del settore turistico: per questo c’è l’assistenza di Salvaviaggio. Contattaci ora!