Salvaviaggio non assicura esclusivamente la buona riuscita di pratiche relative ad un rimborso volo in seguito ad una cancellazione oppure ad un ritardo. Il nostro team di esperti legali tutela i diritti dei viaggiatori in ogni aspetto. Nel corso della nostra lunga esperienza abbiamo intentato con successo cause, non solo contro le principali compagnie aree nazionali e low-cost, ma anche contro tour operator.
Infatti, proprio quest’ultimi sono obbligati a garantire ai viaggiatori le condizioni promesse al momento dell’acquisto del pacchetto viaggio, sia per quanto riguarda le condizioni di trasporto che per quelle di soggiorno. Ad esempio, sapevi che è possibile richiedere un risarcimento al tour operator nel caso in cui la località balneare scelta presenti un mare inquinato e la spiaggia sporca?
Quando la Corte condanna al risarcimento il tour operator
Erroneamente si è portati a pensare che le possibili condizioni di degrado presenti in un luogo turistico non siano responsabilità del tour operator, il quale secondo l’opinione comune dovrebbe limitarsi a garantire un trasporto efficiente ed una sistemazione confortevole. In realtà non è così e due casi eloquenti lo dimostrano.
In tema di mare inquinato e spiaggia sporca, la Corte di Cassazione si è espressa con una sentenza (n.5189/2010) che potremmo definire storica. Al centro della vicenda c’era una coppia di Pordenone che aveva acquistato un pacchetto vacanze per soggiornare in un villaggio turistico a Creta. Il depliant che li aveva spinti all’acquisto del viaggio organizzato era certamente molto invitante: su di esso erano rappresentate spiagge da sogno ed un mare cristallino.
Peccato che all’arrivo a Creta la coppia di turisti si ritrovò davanti ad una spiaggia sporca ed ad un mare inquinato da idrocarburi. Al rientro in Italia, marito e moglie profondamente delusi dal soggiorno, intentarono una causa di risarcimento contro il tour operator.
La sentenza di primo grado del Tribunale si limitò a dar torto alla coppia: secondo il giudice la spiaggia sporca ed il mare inquinato “non erano responsabilità del tour operator”. Tuttavia, i due turisti, ostinati a voler vedere riconosciuti i propri diritti di viaggiatori, non si arresero e ricorsero in appello. Qui la prima sentenza venne ribaltata: il giudice condannò al risarcimento il tour operator.
Nelle motivazioni si leggeva così: «L’offerta del pacchetto turistico, obbliga la società convenuta a consentire ai turisti la fruizione di una spiaggia attrezzata e pulita e di un mare effettivamente balneabile, caratteristiche queste diffusamente evidenziate nel depliant illustrativo, che costituisce parte integrante dell’offerta contrattuale».
Nonostante il controricorso presentato dal tour operator, infine la Cassazione confermò la condanna a risarcire la coppia con una cifra di oltre 1.000 euro per la settimana rovinata dal degrado della spiaggia e dal mare inquinato. Due anni più tardi una causa simile ha invece visto sul banco degli imputati il celebre tour operator Alpitour.
In questo caso a presentare ricorso fu una famiglia, che nonostante le promesse del depliant, si ritrovò a soggiornare in un villaggio turistico caratterizzato da una spiaggia angusta e poco balneabile a causa di un’eccessiva presenza di imbarcazioni ormeggiate. A completare il quadro un servizio di intrattenimento baby club poco professionale che non contribuì certamente ad un soggiorno sereno della famiglia di vacanzieri.
La battaglia legale tra Alpitour e la famiglia non è stata certamente facile: sono stati necessari tre gradi di giudizio per vedere garantiti e tutelati i diritti dei viaggiatori in questione. Senza voler pensar male, è come se la magistratura in qualche modo sia orientata a tutelare le posizioni di dominio di certi gruppi imprenditoriali. Tuttavia, anche questa storia ha avuto il suo lieto fine: la Cassazione con la sentenza n. 3526/2012 ha condannato al risarcimento il tour operator.
Salvaviaggio si fa portavoce dei diritti dei viaggiatori
I casi citati sono la dimostrazione di quanto la tenacia e l’ostinazione in sede di Tribunale possa concretamente tutelare i diritti dei viaggiatori. L’organizzatore di un pacchetto turistico, attraverso la sua offerta basata anche sul depliant illustrativo, si assume specifici obblighi nei confronti dei turisti, soprattutto di tipo qualitativo, che contemplano la modalità di viaggio, la sistemazione alberghiera, il livello dei servizi e tanto altro ancora. Tutti questi elementi devono essere “esattamente” adempiuti così come vengono presentati.
Salvaviaggio si fa portavoce di certe istanze e mette il proprio team di esperti legali al servizio dei viaggiatori senza chiedere alcun costo di apertura pratica o di spese legali. Per accedere gratuitamente ai servizi di Salvaviaggio basta compilare l’apposito modulo di richiesta presente sul sito. In alternativa è possibile scaricare la nostra app disponibile sia per Android che Ios, oppure contattarci telefonicamente al numero al n. 06 83 95 64 09.