A seguito dell’attentato di Parigi e dello stato di emergenza di Bruxelles, la situazione viaggi nell’Unione europea sembra essere piuttosto critica. Nonostante le rassicurazioni arrivate da più fonti istituzionali molti viaggiatori preferiscono in questo momento annullare il proprio viaggio oppure rimandarlo. Come fare per annullare una vacanza? Si ha diritto a un rimborso? Non esiste una risposta unica a queste domande, perché molto dipende dai singoli viaggi e anche dalle mete di destinazione. Stai pensando di annullare un viaggio aereo o una vacanza ma non sai come fare? Ti serve aiuto oppure hai qualche dubbio su una prenotazione turistica? Non esitare a contattarci. Compilando l’apposito modulo di richiesta informazioni, gli esperti di Salvaviaggio sapranno aiutarti per qualsiasi dubbio o problema di diritto turistico.
Parigi e Bruxelles, i consigli della Farnesina
Come abbiamo già avuto modo di vedere, nel caso di Parigi il Ministero degli Esteri italiano ha invitato i connazionali “a esercitare cautela negli spostamenti e ad attenersi alle indicazioni delle Autorità francesi”.
Una situazione simile è quella presente in Belgio, più precisamente a Bruxelles, dove le autorità del Paese hanno innalzato al livello massimo l’allerta terrorismo. In questo caso, la Farnesina invita i connazionali “a mantenere un comportamento prudente, evitando ove possibile i luoghi ad alta concentrazione di persone e a seguire le indicazioni delle Autorità belghe”.
Oltre che per la sicurezza personale durante le trasferte, le indicazioni della Farnesina vengono utilizzate nel settore turistico quale primo elemento valutativo al fine di autorizzare il rimborso di viaggi già prenotati e poi cancellati da parte dei turisti.
Tuttavia, se il Ministero degli Esteri non decide di applicare uno sconsiglio su una meta, i voli e i viaggi organizzati possono partire regolarmente.
In tale scenario il turista si trova sempre più spesso di fronte ad un bivio. Rispettare la valutazione spesso contraddittoria della Farnesina accettando il rischio di partire per una meta non vietata da un espresso sconsiglio, ma potenzialmente a rischio; o, rinunciare al viaggio, tuttavia, rischiando di perdere quanto versato a titolo di prezzo?
Seppur il principio logico sembrerebbe indirizzare la scelta del turista verso i parametri dettati dalla Farnesina, i precedenti in materia, hanno confermato, in alcuni casi, il diritto del turista ad ottenere il rimborso del biglietto aereo o del viaggio organizzato.
Tra i precedenti più noti, si richiama, la decisione della Corte di Cassazione, Civ. sez. II 24 luglio 2007, n. 16315, che ha ritenuto quale giusta causa di recesso del viaggiatore la presenza nella località turistica, di una epidemia di “dengue”, considerata quale ipotesi di sopravvenuta impossibilità di utilizzazione della prestazione, o la rinuncia al viaggio causata da una crisi di panico conseguente all’attacco alle torri gemelle di New York (Trib. Milano 19 aprile 2002, in dir. Tur. 2003 , 157).
E’ opportuna, in ogni caso, una valutazione specifica della fattispecie che consideri la località turistica, le condizioni di viaggio e il periodo prescelto.
A cosa fare attenzione per viaggi e prenotazioni
Il primo consiglio utile, sia per chi avesse intenzione di annullare un viaggio sia per chi pensasse di rimandare ad altra data, è di controllare le condizioni contrattuali del pacchetto di viaggio acquistato oppure della prenotazione alberghiera. Nel contratto, infatti, è indicato chiaramente entro quanto tempo è possibile disdire la prenotazione senza incorrere in penali, oppure se e in quali casi è previsto un rimborso.
Lo stesso discorso vale per l’acquisto di biglietteria aerea, tenendo presente che se si sceglie di non partire più, la compagnia deve comunque rimborsare le tasse aeroportuali versate.
Prima di partire è anche importante verificare per tempo quali sono i documenti di viaggio necessari alla trasferta. Con l’attuale ridefinizione dei confini di Schengen (e con i possibili sviluppi futuri) anche per gli spostamenti interni all’Unione europea potrebbe servire il passaporto. Infine, non dimenticare che lo stato di emergenza di luoghi come Parigi e Bruxelles potrebbe durare anche mesi. Questo comporta anche che i controlli di sicurezza negli aeroporti saranno rafforzati: da tenerne conto per arrivare puntuali al proprio volo.