Prendendo spunto dalla richiesta di risarcimento di un passegegro bloccato per 24 ore durante l’esecuzione di una breve tratta in treno, la Corte di Cassazione ha aperto leggermente la porta alla tutela dei passeggeri che subiscono ritardi gravi.
Il 9 ottobre 2023 la Corte di Cassazione ha stabilito che i pendolari non debbano ricevere solo il risarcimento del biglietto, ma anche del danno esistenziale, provocato dal disagio vissuto nelle ore trascorse in attesa.
Questa sentenza, sebbene originariamente applicata a un caso estremo, potrebbe essere estesa anche a situazioni meno gravi, se è dimostrato che i ritardi erano prevedibili e che la società di trasporto non ha fatto nulla per mitigarli.
Il Caso di Riferimento
Tutto è iniziato con un notevole ritardo accumulato da un treno pieno di pendolari sulla tratta Roma-Cassino.
Questi eventi risalgono al 3 febbraio 2012, quando una pesante nevicata ha colpito Roma e il basso Lazio, causando la sospensione della circolazione ferroviaria e intrappolando i passeggeri in condizioni estremamente difficili e senza cibo per un intero giorno e notte.
Motivazione della Sentenza: si al risarcimento da ritardo
Nella sentenza, i magistrati hanno evidenziato il ritardo oggettivo di quasi 24 ore e l’omissione di assistenza adeguata, nonostante le previsioni meteorologiche avessero chiarito la situazione.
La Cassazione ha affermato che il problema era ampiamente prevedibile e che l’azienda avrebbe dovuto adottare misure organizzative per garantire assistenza ai passeggeri.
Il Tribunale ha ritenuto che il viaggio di quasi 24 ore in condizioni estenuanti rappresentasse un pregiudizio serio e grave, piuttosto che semplici disagi o fastidi.
Reazione dell’Azienda e Implicazioni
L’azienda ha tentato di giustificarsi affermando che i passeggeri avrebbero dovuto astenersi dal viaggio, ma la Cassazione ha sottolineato che le informazioni fornite non facevano prevedere ritardi così estesi. La normativa nazionale e comunitaria consente richieste di risarcimento non solo per cancellazioni o ritardi, ma anche per altri pregiudizi lesi.
Il Parere dell’Avvocato: Il riatrdo grave va risarcito
L’avvocato Fabio Collavini, specializzato nei diritti dei passeggeri, ritiene che questa sentenza potrebbe influenzare la politica delle compagnie di trasporto.
La Cassazione riconosce danni morali e punta a tutelare i diritti costituzionali dei passeggeri, aprendo la strada a richieste di risarcimento più ampie.
Questo orientamento della Cassazione è recente ed è stato influenzato dai cambiamenti nei modelli di viaggio e nell’uso sempre più frequente dei mezzi di trasporto.
Tale sentenza è ovviamente applicabile a tutti coloro che subiscono un ritardo aereo, e pertanto cinferma il diritto di chi subisce un ritardo aereo grave a richiedere oltre alla compensazione pecuniaria in risarcimento del danno da ritardoa ereo.
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