Nonostante a seguito dell´acquisto da parte dei Alitalia della compagnia aerea Air One si sia creata una compagnia aerea decisamente più solida, dispiace notare la volontà del management di tale nuovo gruppo di opporsi strumentalmente ed in modo assolutamente dilatorio alle fondate richieste risarcitorie dei propri passeggeri.
Secondo i legali di Alitalia, infatti, la compagnia aerea non è mai responsabile dell´ eventuale inadempimento nell´esecuzione del contratto di trasporto aereo.
È infatti curioso ravvisare come le difese dei vettori aerei, trasformino le cancellazioni in meri ritardi, gli overbooking in autonome volontà di non prendere parte al volo, gli inadempimenti in cause di forza maggiore, affidandosi ad impalpabili principi come quello della cancellazione dovuto alla “congestione del traffico aereo determinato da cause misteriose e non dipendenti dalla volontà del vettore aereo” sempre “incolpevole”!!
Ed infatti, nonostante la normativa comunitaria abbia oramai ben delineato le fattispecie in cui i vettori aerei debbano assolutamente intervenire in assistenza dei propri assistiti con misure compensative e risarcitorie, Alitalia e per lei anche Air One, preferisce distrarre tutti i reclami sui propri uffici legali, i quali, per la maggior parte dei casi costretti addirittura a negare l´evidenza.
Il risultato, sono numerosissimi giudizi pendenti innanzi i Giudici di pace Italiani, che, attesa la natura meramente defatigatoria, trovano sempre più spesso risposta in gravose sentenze di condanna.
Eppure viene preferito tale modus operandi, piuttosto che potenziare il servizio di assistenza e di customer care con effettivi poteri transattivi in favore dei passeggeri.
A tal proposito, nei prossimi mesi verrà trattata presso il Giudice di Pace di Roma, R.g. 102 637 /09 la richiesta risarcitoria di un passeggero, che, non avendo ricevuto al proprio arrivo a destinazione preso l´aeroporto di Tokyo la consegna del proprio bagaglio, è stato costretto a passare 4 dei gli otto giorni programmati in Giappone, bloccato a Tokyo, senza bagaglio.
Innumerevoli sono state le richieste del passeggero senza tuttavia alcun un riscontro risarcitorio da parte della compagnia di bandiera che il 20 gennaio 2009, innanzi il giudice di Pace sez. V, Dott. ssa Sarro Rosanna, sarà chiamata a spiegare le motivazioni del proprio diniego di inoltrare una offerta risarcitoria, decidendo per l´effetto di sostenere un giudizio.
Ovviamente, provvederemo a pubblicare le motivazioni svolte da parte di Alitalia al negato rimborso e la sentenza integrale che sarà emessa da parte dl giudice adito.
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