Le compagnie aeree sono sempre più aggressive nei confronti dei passeggeri in caso di ritardo aereo, questa è la constatazione che i primi 5 mesi del 2024 portano alla luce.
Ryanair, Aeroflot, Neos Emirates, infatti, hanno in più occasioni attaccato i passeggeri con precetti per recuperare competenze legali, relative a giudizi di rimborso che, immotivatamente, i giudici non hanno accolto.
Perché i vettori aerei attaccano i passeggeri che richiedono il risarcimento in caso di disservizio aereo
Le Compagnie aeree, che vantano fatturati milionari, non hanno certo bisogno di recuperare i soldi da parte dei propri passeggeri, per far quadrare i propri bilanci.
Ed allora, è corretto ipotizzare che le azioni di recupero crediti da parte dei vettori aerei in danno dei passeggeri siano pianificate dalla volontà delle compagnie aeree di dare una reazione punitiva verso coloro che si permettono di richiedere il risarcimento previsto dalla legge in caso di ritardo aereo.
La strategia sembra essere, dunque, quella della intimidazione, verso il passeggero, per indurlo a non richiedere i dovuti rimborsi in caso di ritardo aereo e cancellazione del volo.
Ritardi aerei in aumento quali sono le cause
Le notizie che si leggono nel web evidenziano sempre maggiori investimenti da parte delle compagnie aeree diretti ad aumentare il numero delle rotte e la frequenza dei voli.
Quello che però non viene detto e che l’aumento dell’offerta proposta da parte delle compagnie aeree sta esponenzialmente aumentando il numero dei ritardi e delle cancellazioni dovute ha problematiche operative legate alal congestione del traffico aereo.
Il dato preoccupante è che si sta verificando una ingiustificata quando sospetta propensione delle istituzioni e degli organi giudiziari alla tutela delle lobby delle compagnie aeree, negando le richieste di rimborso, nonostante la manifesta responsabilità dei vettori.
La battaglia del passeggero per ottenere tutela dei propri diritti
Ulteriore dato da considerare e che mentre in passato i vettori aerei tutelavano gli interessi dei passeggeri, oggi, il passeggero, che vuole ottenere il risarcimento del danno da ritardo aereo previsto dalle concorrenti normative europee ed internazionali, deve intraprendere una vera e propria battaglia legale.
Inoltre, Il governo italiano ha immotivatamente approvato una procedura che impone al passeggero, un doppio filtro di procedibilità ad esclusivo vantaggio della compagnia aerea.
Chi subisce un grave ritardo aereo o una cancellazione del proprio volo deve, prima reclamare alla compagnia aerea, poi trascorsi 30 giorni, attivare una complicata procedura telematica esclusivamente on line di fronte una autorità ART, (totalmente finanziata dalle compagnie aeree) e poi, trascorsi ulteriori 30 giorni, depositare un ricorso innanzi le autorità giurisdizionali, che può durare anni.
Tale procedura, creata ad Hoc per tutelare le compagnie aeree, viola molteplici principi europei e nazionali, pregiudicando fortemente il passeggero consumatore, il quale per ottenere un risarcimento come detto previsto dalla legge, deve affidarsi ad un legale per riuscire a districarsi in tale complessa procedura quanto ingiustificata procedura.
Sintetizzando il passeggero che a seguito di un ritardo o di una cancellazione del volo vorrà ottenere il dovuto risarcimento dovrà:
- INVIARE UNA FORMALE DIFFIDA Al VETTORE AEREO,
- AZIONARE PROCEDIMENTO ART.
- DEPOSITARE UN RICIORSO
- NOTIFICARE IL RICORSO INSIEME AL DECRETO DI FISSAZIONE;
- COSTITUIRSI IN GIUDIZIO ATTRAVERSO LA PROCEDURA TELEMATICA.
- AFFRONTARE UN LUNGO CONTENZIOSO.
Evidente l’incapacità dei cittadini comuni, anziani e giovani passeggeri ad agire autonomamente anche in relazione ai tecnicismi della materia, che non permettono ad un passeggero di superare questi filtri.
Il paradosso, evidente, è che questa insensata normativa, cucita ad arte in favore delle compagnie aeree, esonera i vettori dall’offrire qualsivoglia rimborso o assistenza verso i passeggeri.
Il dipartimento Legale della Salvaviaggio,sta contestando tale procedura, chiedendo che venga portata all’attenzione della Comunità Europea tale insensata procedura in quanto lesiva dei diritti dei passegegri in violazione anche delle direttive sulla programmazione delle procedure ADR, dettate dalla Comunità europea.
Il risarcimento da ritardo aereo o cancellazione del volo, impone una preliminare valutazione tecnica dell’accaduto, esponendo il passeggero sia dal punto di vista procedurale, sia giuridico, ad una complessa disamina della fattispecie, che sfugge alle competenze ed alle capacità di un consumatore”.