Navigando on line le informazioni che vengono date dai vari servizi a tutela dei diritti dei consumatori si limitano ad indicare la possibilità di richiedere la sola compensazione pecuniaria in caso di ritardo aereo o cancellazione del volo.
Il messaggio che trapela dai vari slogan pubblicitari è dunque quello che l’importo di euro 250, 400 e 600 sia l’unico possibile rimedio del passeggero in caso di ritardo aereo e cancellazione del volo.
Nulla di più inesatto.
il Regolamento (CE) 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato, ha infatti una applicazione residuale limitata ai casi di ritardi di minima entità.
In sostanza se il volo arriva a destinazione con 3 ore di ritardo, al passegegro viene proposto di richiedere in base alla distanza del volo: Euro 250 per le tratte fino a 1500 km; Euro 400 per i voli da 1500 a 3500 km; Euro 600 distanze superiori a 3500 km.
Tuttavia, non viena mai chiarito cosa succede in caso di ritardi di elevata gravità, superiori alle 3 ore, o quando la compagnia aerea cancella il volo senza riproteggere il passeggero.
E’ lo stesso Regolamento, infatti, che richiama il diritto del passegegro ad ottenere il’integrale risarcimento del danno morale in caso di ritardo aereo di elevata gravità, ai sensi dell’art. 22 della Convenzione di Montreal.
La, compensazione pecuniaria, non è, dunque, il solo rimedio in favore del passeggero.
Ma, allora, perchè nel web si parla solo di compensazione pecuniaria, invitando i passegegri a richiedere importi di minima entità.
La risposta è estremamente semplice, spiega l’Avv.Collavini, che da anni tutela i diritti dei passeggeri.
Le compagnie aeree ben sanno che la cancellazione dei voli e i ritardi aerei possono determinare gravissimi disagi per chi utilizza il mezzo aereo, per lavoro o per vacanza, dando diritto ai passegegri a importi anche superiori a Euro 5000.
Per tale motivo, quando i vettori aerei ricevono delle richieste di risarcimento limitate alla sola compensazione pecuniaria, sono propense a definire il caso con importi minimi e standardizzati, pagando una commissione alla società che rappresenta il passegegro.
Ma questa procedura, oltra a consentire alle società di servizi facili guadagni, crea l’effetto collaterale di non tutelare realmente chi vola, nè aiuta il sistema del trasporto aereo a migliorare.
Salvaviaggio riceve, ogni giorno, centinaia di richieste di aiuto da parte di passegegri che lamentano una errata gestione dalla propria pratica da parte di società di servizi, informandosi sulla possibilità di richiedere un maggiore risarcimento.
E’ dunque essenziale una disamina preliminare personalizzata di ogni problematica, perchè ogni ritrado aereo, ogni cancellazione, produce proplematice soggetive che non possono essere gestite attraverso una risarcimento minimo standardizzato.
Se hai avuto una problematica aerea, chiedi la consulenza dei nosti esperti, perchè è essenziale partire dalla tutela del passegegro per migliorare tutto il settore del trasporto aereo.
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