Spett.le Codacons,
nel congratularmi per la Vostra iniziativa in merito alla problematica Windjet, volevo avere, anche per mezzo del Vostro referente legale, alcuni chiarimenti sulla Vostra azione.
Essendomi interessato in qualità di legale sia alla procedura Volare Group, sia a quella di Alitalia, mi chiedevo, allo stato attuale, quali garanzie potrebbero esserci di recuperare fattivamente gli importi già versati da parte dei passeggeri o addirittura ottenere un risarcimento del danno sino all’importo di Euro 1.000.
Infatti, è notorio che da tempo si stava pianificando un vero e proprio raggiro in danno ai passeggeri ed ai creditori per le finalità economiche di Alitalia. Anche nella più rosea delle ipotesi, Alitalia, per mezzo della propria NewCO avrebbe solo acquistato tramite la cessione del ramo di azienza sano, gli asset della compagnia aerea siciliana lasciando nella WindJet attuale (vecchia società definita bad company) tutti i debiti.
Tale intervento di ingegneria societaria avrebbe permesso alla Alitalia di acquisire un’importante fetta dei voli nazionali, senza farsi carico dei creditori, dei dipendenti, nonchè dei migliaia di passeggeri che hanno svolto azioni risarcitorie verso tale vettore. Contrariamente in caso di fallimento, la società sarebbe totalmente incapiente.
Quale operatone del settore, pertanto, sarei interessato a conoscere la strategia dei vostri legali, atteso che, a mio parere, sussisterebbero delle problematiche di natura deontologica nel chiedere somme, seppur minime, a dei clienti, nella certezza di non poter recuperare alcun importo.
Mi permetto di evidenziare che chiedere 6 euro per decine di migliaia di passeggeri determinerebbe un flusso di denaro considerevole, che non sarebbe in ogni caso giustificabile atteso che in base all’art. 10 del codice di procedura civile non vi sarebbe alcun cumulo giuridico delle domande e, pertanto, il costo dell’azione legale collettiva sarebbe in ogni caso inferiore ad Euro 50,00. Anche l’azione verso L’ENAC, d’altro canto, non appare percorribile, in quanto tutti i vettori aerei hanno dei bilanci in perdita e, pertanto, non sarebbe stato possibile bloccare prima l’operatività dei voli solo perchè la società aveva problematiche di bilancio.
La mia osservazione si fonda sul principio che se ventimila persone si affidano ad un servizio versando 6 euro, si genererebbe un flusso monetario di Euro 120.000 a fronte di un costo dell’azione di Euro 50,00. Il tutto, viziato dalla certezza di non poter fattivamente recuperare alcun importo. Certamente i legali otterranno una sentenza di condanna per un costo coplessivo di Euro 50,00, che tuttavia, non determinerà mai l’effettivo risarcimento dei passeggeri.
Pertanto, anche al fine di dare le dovute risposte a centinaia di colleghi e clienti che mi hanno interpellato sulla fattività della Vostra iniziativa, attendo un gentile riscontro.